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NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Quella del 25 novembre è la giornata mondiale dedicata a un tema che, purtroppo, è sempre d’attualità. 

E’ la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

La prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne fra i 16 e i 44 anni in Occidente e nel mondo è la violenza subita da familiari o conoscenti”. Le donne morte sono state uccise principalmente da mariti, fidanzati, partner ed ex partner, nella maggior parte dei casi italianissimi. Ecco che dunque bisogna ritenere violenza sessuale, o violenza di genere, qualsiasi forma di aggressione, vessazione, maltrattamento, minaccia, creazione di un clima pesante, di ricatto, di persecuzione, proveniente da un uomo e diretto ad una donna. Stando ai dati, dunque, “in Italia ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna. Ogni 3 giorni nel nostro Paese un uomo uccide una donna”. Nel 2019, il 34% delle vittime di omicidio è donna e in sei casi su dieci l’assassino è il partner o l’ex partner. Scorrendo le statistiche contenute nel report della Polizia di Stato colpisce, in particolare, il numero di donne straniere uccise, il 67 per cento. Una su due lascia figli piccoli e nel 18% dei casi l’autore si toglie la vita. Armi da taglio e oggetti contundenti sono le armi più utilizzate nel 2019, mentre si sono dimezzati i femminicidi commessi con armi da fuoco. 1.740 donne uccise negli ultimi 10 anni, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia.” Inoltre… Dai risultati è emerso che “6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri” e ancora. Le donne subiscono anche molte minacce (12,3%). Spesso sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male (6,1%).

Sono dati raccapriccianti, assurdi che mi fanno venire i brividi.

Quest’anno ho voluto condividerli con voi in un modo più forte scegliendo di mostrarvi il macigno che si portano dentro tante donne che pur di non parlare, coprono abusi, fino ad essere uccise.

Ringrazio di cuore Estée Lauder, brand sempre pronto a sostenere cause importanti. Grazie di cuore per avermi supportata in questo progetto al quale tengo tantissimo.

Non so cosa voglia dire, non conosco in prima persona la violenza fisica e verbale ma voglio fermarla anch’io, con le mie mani.

Ricordatevi che non è mai troppo tardi per dire NO ALLA VIOLENZA, NO ALLE MINACCE, NO AGLI ABUSI, NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE.



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