La cefalea a grappolo è un disturbo che, quando cronico, può compromettere seriamente la qualità della vita del soggetto colpito.
Viene definita ‘a grappolo’ in quanto gli attacchi di mal di testa, generalmente localizzati da un solo lato, si manifestano in successione, alternando periodi attivi, durante i quali si può arrivare ad avere fino a 8 episodi di cefalea in 1 solo giorno, a periodi di remissione, durante i quali il dolore scompare anche per lunghi periodi.
Sebbene la cefalea a grappolo non sia di per sé pericolosa, per ridurre i sintomi e accertarsi che il dolore non sia causato da patologie sottostanti, è sempre importante, soprattutto laddove il problema si ripresenti con una certa costanza, consultare un medico. Scopri come prenotare la tua visita specialistica comodamente da casa attraverso i sevizi messi a disposizione dal web.
Cefalea a grappolo: che cos’è
Quando si parla di cefalea a grappolo, si fa riferimento a una cefalea di tipo primario, ossia non provocata da malattie o altre patologie, che colpisce in modo più o meno intenso un lato della testa, interessando soprattutto la zona intorno agli occhi.
Sebbene chiunque ne possa soffrire, secondo i dati tra i soggetti più colpiti rientrano i fumatori e gli uomini, in particolare di età compresa tra i 20 e i 30 anni.
Ogni singolo attacco ha una durata variabile compresa, in assenza di terapia, tra i 15 minuti e le 3 ore; gli attacchi si ripetono periodicamente, presentandosi da un minimo di 1 volta al giorno ogni 2 giorni fino a 8 volte in 1 sola giornata.
I ‘grappoli’ della cefalea possono durare poche settimane o diversi mesi, prima di lasciare il posto al periodo di remissione. Quest’ultimo, a sua volta, può durare meno di 1 mese oppure svariati anni. Nel primo caso, se il fenomeno prosegue per oltre 1 anno, si parlerà di cefalea a grappolo cronica; in caso contrario, si avrà una cefalea a grappolo episodica.
Cefalea a grappolo sintomi
Il sintomo più evidente e ricorrente della cefalea a grappolo è il dolore, il quale si presenta sempre dallo stesso lato della testa e, in alcuni casi, oltre alla zona orbitale e alla tempia, può irradiarsi al viso e al collo.
Oltre al forte dolore, chi soffre di cefalea a grappolo può presentare:
- arrossamento dell’occhio dal lato interessato;
- gonfiore della palpebra;
- lacrimazione;
- orecchio arrossato e chiuso;
- naso chiuso.
A causa del dolore che non dà tregua, il soggetto può inoltre apparire agitato e avere il viso sudato.
Cause
Secondo gli studiosi, la causa prima della cefalea a grappolo andrebbe ricercata in un malfunzionamento di una parte del cervello, l’ipotalamo, il quale si occupa, tra le altre cose, della regolazione del ciclo sonno-veglia, della temperatura corporea e dell’appetito.
Oltre a una predisposizione genetica, la comparsa degli attacchi potrebbe essere favorita dallo stress, dall’eccessivo consumo di alcolici, da alcuni odori e dall’esposizione a temperature molto elevate.
Cefalea a grappolo rimedi
Chi soffre di episodi ricorrenti di cefalea a grappolo deve rivolgersi al proprio medico di fiducia per ottenere una diagnosi certa, escludendo la presenza di altre patologie o malattie più gravi.
Provvederà il medico stesso a fornire la terapia più appropriata, volta generalmente a controllare il dolore attraverso l’assunzione di antidolorifici; tra le cure utilizzate rientrano anche l’ossigenoterapia e spray nasali specifici.
Evitare sempre le soluzioni fai da te per non peggiorare la situazione.