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Casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright

E’ un capolavoro, è un evento unico, inimitabile e irripetibile la Casa sulla cascata, detta anche Fallingwater, o Casa Kaufmann dal suo proprietario commerciante di Pittsburgh. E’ stata costruita a Mill  Run sul torrente Bear Run, in Pennsylvania, tra il 1936 e il 1939, villa progettata e realizzata da Frank Lloyd Wright e viene  considerata un capolavoro dell’Architettura organica dall’eccezionale effetto scenico. La Casa sulla cascata promuove armonia tra il genere umano e la Natura, in un equilibrio tra l’ambiente costituito e quello naturale e si avvale di una moderna tecnologia espressiva data dalla pietra nativa che si fonde con il calcestruzzo armato, e che si integra meravigliosamente con i volumi nello spazio del luogo. Scrive Giulio Carlo Argan che ” l’architetto Wright è un mago che possiede la chiave dei più riposti segreti della Natura. Il signor Kaufmann gode di abbastanza dollari e fantasia per potersi concedere il privilegio di vivere esperienze eccezionali.L’architetto-mago porta il signor Kaufmann nel cuore della foresta, presso la  cascata del ruscello: un luogo solitario, dove non si ode  che lo scroscio dell’acqua e lo stormire delle fronde. L’architetto compie i suoi gesti rituali, celebra le nozze tra il signor Kaufmann e la vergine Natura, come i Dogi lo sposalizio di Venezia con il Mare. Ora tra i ricchi possessori di molti soldi, il signor Kaufmann è un privilegiato: ha avuto la rivelazione, ha vissuto un’esperienza estetica unica al mondo, si è annidato nel cuore della Natura e la possiede. L’architetto-mago gli ha dato uno strumento meraviglioso: non appena ne varca la soglia lo strumento si mette a funzionare: il suo funzionamento consiste nel portare lui , signor Kaufmann, nel più riposto e significativo recesso della Natura. In altre parole: Wright ha preso un esponente della classe dirigente americana, un ottimo produttore, e ne ha fatto un artista creatore. Chi non sa che la creazione  è il momento supremo, metafisico della produzione? La Natura vergine e selvaggia ha in sé l’essenza della vita , i principi organici dello spazio: gli alberi che salgono con i fusti dritti a cercare la luce e legano il cielo alla terra; il torrente che scende dal monte e scorre nel piano finché non trova il vuoto e precipita; i grandi lastroni di pietra che nel corso infinito del tempo il flusso dell’acqua ha modellato e levigato.

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L’architetto- mago è un antico saggio orientale che sa interpretare le voci segrete della Natura, ma è anche un uomo civile e moderno che conosce l’Europa e proprio qui , nel cuore della foresta gli sovviene della più razionale  teoria  europea della forma…E’ al corrente degli ultimi ritrovati tecnologici, adopera con sicurezza il cemento, il ferro e il vetro, sa come si possa costruire a sbalzo incardinando su un nucleo plastico strutturante ( il corpo verticale di pietre in vista) piani che si protendono nel vuoto sfidando le leggi di gravità. In Giappone Wright, dove è stato per ben sette volte tra il 1905 e il 1922, ha imparato come si possa ricavare spazio purissimo senza bisogno di formule geometriche, filtrando la Natura come i cercatori d’oro filtravano le acque aurifere.La scaletta d’accesso, per non citare che un particolare, sembra ideata da un architetto- giardiniere ed eseguita da un artigiano giapponese del bambù. Gli spigoli del corpo saliente , invece, sono fatti di regoli metallici, che vengono direttamente dalla fabbrica. Natura, artigianato, industria, saggezza orientale, e razionalismo occidentale: tutto concorre e si fonde nella creazione del genio.Il corpo a corpo del signor Kaufmann con la Natura non è brutale, è sottile come un incontro di judo. Lascia che la Natura faccia il suo gioco: che le acque penetrino fin dentro casa attaccando i muri di pietra delle fondazioni, che gli alberi invadano con i loro rami gli spazi vuoti tra le terrazze fortemente sporgenti. Poi con un gesto rovescia la situazione: dal nodo plastico in pietra scattano in tutte le direzioni i piani geometrici delle terrazze, violano lo spazio della foresta, la squarciano. Ora è la civiltà con la sua geometria e la sua tecnica che conduce la partita: domina gli alberi folti, le acque tumultuanti,i titanici lastroni di pietra. La luce filtrata mobilissima del bosco si fa netta nelle superfici bianche dei parapetti, i lastroni orizzontali si trasformano in comode terrazze sempre più luminose man mano che salgono, le pietre del torrente corrono ad allinearsi nei muri. Il signor Kaufmann arriva ogni fine settimana con i suoi ospiti dalla città piena di fabbriche, di banche, di smog… Attraversa un ponte ed eccolo pronto a ripetere il rito della rivelazione, a congiungersi con la Natura vergine e selvaggia. Il lunedì mattina egli torna tranquillamente in ufficio.”

Bano preso da:  Giulio Carlo Argan  L’Arte Moderna 1770/1970 Sansoni Editore Firenze

La famiglia Kaufmann usa l’edificio come casa per le vacanze dagli anni cinquanta, donandola poi nel 1963 al Western Pennsylvania Conservancy che la fa diventare una casa museo aperta al pubblico con migliaia di visitatori ogni anno, conserva intatto quasi tutto l’arredamento disegnato da Wright e numerosi oggetti d’Arte di famosi Artisti dell’epoca, oltre che tappezzerie e libri originali.Nel 1991 l’American Institute of Architects ha dichiarato che la casa Kaufmann è la miglior Opera architettonica americana di tutti i tempi.

Foto tratte da Wikipedia.

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