Minimalismo?
Io ti adoro! Tutti che impazziscono per lo stile minimal, tutti che lo amano e lo rincorrono e nessuno che cerca altro… Ma da dove nasce lo stile minimalista?
Lo stile d’arredo minimalista nasce da una corrente filosofico-artistica apparsa negli anni ’60. Dal carattere forte questa nuova corrente rinuncia ai fronzoli, al plus e al “di più”. C’è spazio per guardare, spazio per “avere spazio”, per essere liberi, di muoversi, di respirare, di osservare, di avere luce.
Qual è l’obiettivo?
L’obiettivo dello stile d’arredo minimal è quello di risultare estremamente funzionale e pratico: ci sono poche superfici da pulire facilmente, nessun disordine, ogni cosa a portata di mano e in luoghi ben definiti e non esiste nessun eccesso scomodo o inutile. Per questo lo stile minimal ben si sposa con le abitudini del vivere moderno, dove gli spazi sono sempre più ridotti per necessità soprattutto economiche, dove i tempi sono ugualmente ristretti e dove non ci si può soffermare molto su dettagli poco pratici e su una casa troppo difficile da pulire e da tenere in ordine.
Quali sono i tratti distintivi?
- materiali innovativi
- forme lineari e semplici, spesso squadrate
- colori sobri o per lo più neutri
- estrema funzionalità
- ingombro minimo dello spazio
- integrazione massima con sistemi tecnologici, elettrodomestici e innovazione
- assenza quasi totale di decori
Nello stile minimalista i materiali sono per lo più di produzione industriale o comunque ispirati all’innovazione. I materiali, in accordo con la filosofia e la pragmaticità minimalista, devono essere resistenti a molte sollecitazioni e facili da pulire, caratteristiche ottenibili quasi sempre tramite un accurato trattamento chimico in fase di produzione.





Quali sono le forme?
Nello stile minimalista le forme sono nette e definite, riconoscibilissime e riconducibili tutte alla regolarità della geometria: quadrati, rettangoli, triangoli, ellissi, quindi cubi e parallelepipedi, mai uniti fra loro.
Quali sono i colori?
Nello stile minimal, i colori sono anch’essi ridotti al minimo. O al massimo, se consideriamo il bianco e il nero come la summa di tutta la scala cromatica. Infatti sono bianco e nero a prevalere, seguiti subito da un grigio unificante e perfettamente discreto. Gli unici altri colori ammessi in questo stile sono quelli che ricordano la terra o la sabbia, dal beige all’ocra al marrone. Colori vivi e accesi non fanno parte di questo stile, anche se definiti contemporanei. Il rosso è un colore molto usato come perfetto contraltare del bianco e del grigio, ad esempio.
Quali sono i decori?
Lo stile minimal non prevede quasi nessun tipo di decorazioni. Nessun suppellettile, nessun soprammobile, nessuna nota di colore acceso. Le decorazioni concesse possono essere quadri o poster per lo più astratti, possibilmente sovradimensionati e rigorosamente senza cornice né vetro; oppure sculture contemporanee, in numero ridotto. Anche i tessuti sono ridotti al minimo, considerati per lo più baluardo di uno stile classicheggiante e prettamente decorativo.
E la luce?
Ci sono superfici trasparenti e grandi vetrate in quanto la trasparenza di grandi vetrate implementa l’ariosità e la luminosità del soggiorno. Bisogna scegliere pochi elementi ornamentali in linea con i complementi delle stanze e di mantenerli affini per forma, colore e quantità, agli ambienti domestici minimalisti.
QUESTO E’ LO STILE CHE PREFERISCO. SEMPLICE MA DI GRAN GUSTO.
LALU
Meraviglia grazie!!!