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Nei miei occhi Firenze

Firenze di Ivan Graziani

“Firenze lo sai, non è servita a cambiarla, la cosa che ha amato di più è stata l’aria, lei ha disegnato, ha riempito cartelle di sogni ma gli occhi di marmo del Colosso Toscano guardano troppo lontano. Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia, con il tuo italiano insicuro certe cose le sapevi dire. Oh lo so, lo so, lo so, lo so bene, lo so, una donna da amare in due in comune fra te e me. Ma di tempo ce n’è in questa città fottuti di malinconia e di lei. Per questo canto una canzone triste, triste, triste… Triste come me. E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei. E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei. Ricordo i suoi occhi, strano tipo di donna che era, quando gettò i suoi disegni con rabbia giù da Ponte Vecchio. “Io sono nata da una conchiglia” diceva… “La mia casa è il mare e con un fiume no, non la posso cambiare.” Caro il mio Barbarossa, compagno di un’avventura, certo che se lei se n’è andata, no, non è colpa mia. Oh lo so, lo so, lo so, la tua vita non cambierà, ritornerai in Irlanda con la tua laurea in filosofia, ma io che farò in questa città? Fottuto di malinconia e di lei. Per questo canto una canzone triste, triste, triste… Triste come me. E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei. E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei.

Ed io in giro per la bella città canticchiando questa canzone che mi piace tanto tanto con addosso un pantalone morbido e leggero di Giorgia&Johns, una maglia nera con trasparenze e ricami sulle maniche di Romwe, un boot comodissimo di Promod Italia,l’immancabile borsa in pelle di For Her, occhiale a specchio del Centro Ottico Ruocco e gioielli di Luca Barra. I-pod acceso, canticchio piano piano, sottovoce, scoprendo questa splendida città che è sempre nel mio cuore.Santa maria Novella_0001 Santa maria Novella_0002 Santa maria Novella_0003 Santa maria Novella_0004 Santa maria Novella_0005 Santa maria Novella_0006 Santa maria Novella_0007 Santa maria Novella_0008

Firenze, you know, is not useful to change it. The thing that I liked the most was the air. She draws and filled bags of dreams but marble’s eyes of tuscan’s grant look too far. My dearling Barbarossa, student in filosophy with your insicure italian you know to say those those things. Oh I know, I know, I know, I know very well, I know a woman to love in common between me and you. There is time in this city fucking by melancholy and hers. For this reason I sing a sad song, sad, sad, sad… sad like me. And there is more noone that speacks bit about her yet, a bit about her yet. I remember her eyes, strange kind of woman that was when she dropped her drawings, off angry, from Old Bridge “I was born froma shell” told “my house is a sea and with a river no, I can’t change it…”

And I am around this beautiful city singing this song that I love with a soft and light pant of Giorgia&Johns, a blck t-shirt with transparency and embroidery on the sleevesof Romwe, a very comfortable of promod, an inevitable leather bag of For Her, a mirror sunglasses of Centro Ottico Ruocco and yewels of Luca Barra. With my i-pod switched on, I sing wit low voice, discovering this amazing city.

Maglia: Romwe

Pantalone: Giorgia&Johns

Boot: Promod

Borsa: For Her

Occhiale: Centro Ottico Ruocco

Gioielli: Luca Barra

Fotografo: David Glauso e Massimo

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