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Come indossare una pelliccia ecologica bianca

Le pellicce ecologiche popolano da parecchi anni tutte le collezioni di abbigliamento per la stagione fredda, segno di una nuova coscienza che mette d’accordo tutti, sia gli animalisti che le fashion victim. La pelliccia sintetica ha rubato la scena alla pelliccia naturale. Per la prima volta la vediamo nello scenario della Moda quando negli States gli hippie urlavano al mondo “fate l’amore, non la guerra” negli anni ’60.  E  sono diventati sempre più numerosi gli stilisti di alta moda e le griffe di successo che hanno sostituito alle pellicce vere quelle sintetiche, dimostrando di avere a cuore la causa, ma senza tuttavia rinunciare a glamour e stile. La stagione fredda autunno inverno 2015/2016 sta vedendo accanto ai cappotti e ai piumini la pelliccia e l’ecopelliccia tra i suoi must have, dai cappotti ai gilet considerati molto fashion quest’anno, fino ai semplici inserti lungo colli o cappucci che aggiungono sempre un tocco  chic ad ogni look. Ed io ho scelto la pelliccia ecologica di un brand che adoro: ” Ekle’ “, è un marchio meraviglioso, adatto per una donna che ama piacere e piacersi e vestirsi alla moda con classe e stile.

Come abbinarla? Dato che la pelliccia crea una grossa massa, un  volume importante, io  la abbino ad un jeans strappato nero aderente come una seconda pelle, ad una maglia a righe panna e nera e ad  uno stivaletto scamosciato di un’eleganza impeccabile del marchio Bianca Di. Non vedo l’ora di mostrarvi ogni  creazione di questo grande brand, quando la raffinatezza è di casa, Angelichic compra. Scelgo come gioielli i teneri orsetti Tous, come sono belli, dolcissimi! Li ho sempre amati e mi regalano tanto fascino, originalità e simpatia.

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 Maglia: OVS

Pelliccia ecologica: Eklè

Pantalone: ASOS

Orologio: Smile Solar

Tronchetto: Bianca Di

Gioielli: Tous

Foto di Marifulvia Matteazzi

Dietro la Basilica Palladiana di Vicenza Opera di Andrea Palladio (1508-1580)

 

6 comments

  1. Wow !

    Da lei vien l’animosa leggiadria
    ch’al ciel ti scorge per destro sentero,
    sí ch’i’ vo già de la speranza altero

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