Con i suoi borghi medievali e la sua cultura, il suo paesaggio capace di unire alture e verde incontrastato a una distesa di mare cristallino, le Marche si rivelano una regione magica, tutta da scoprire. Prendendo un hotel a Gabicce Monte si può partire con un tour alla volta delle città riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Si parla di Urbino e di Fabriano. La prima ha infatti ricoperto un ruolo da protagonista nella storia del Rinascimento italiano, un aspetto ancora oggi visibile nell’architettura della città e nel suo aspetto rimasto intatto al cambiamento nel corso dei secoli. Fabriano è invece la città famosa per la carta, già dal XII secolo divenne nota ai più la maestria dei mastri cartai fabrianesi, arte artigiana tramandata, fortunatamente, fino a oggi. Poco distante da Fabriano si trova un’attrazione naturale che non può essere assolutamente lasciata da parte, ossia le Grotte di Frasassi. È un complesso di grotte carsiche situato nella provincia di Ancona, precisamente nel territorio del comune di Genga. Per la sua bellezza e unicità, dal 1972 le grotte sono tutelate dal Consorzio di Frasassi, che le salvaguarda e le valorizza, così da poterne garantire la fruibilità turistica e scientifica a chiunque voglia goderne. Le formazioni calcaree custodite nelle grotte sono il frutto del lavoro di acqua e roccia iniziato oltre 190 milioni di anni fa. Le grotte sono immense e maestose, inquietano per la loro bellezza, che viene valorizzata e arricchita dai laghetti e pozzi che giocano dei magici contrasti di riflessi con le formazioni calcaree delle Grotte di Frasassi. È, insomma, una di quelle soste che non può mancare. Per chi è affascinato da ciò che affonda le sue radici nel passato più remoto, non può assolutamente far mancare al proprio piano di marcia una sosta al parco archeologico di Urbisaglia, il più esteso delle Marche. Anche se può sembrare strano collegare questa regione all’archeologia, proprio in questo territorio si trovano dei siti che rivestono una certa importanza nel mondo dell’archeologia. Nell’area si trovano i resti di un anfiteatro e di un teatro, di un serbatoio usato per far decantare l’acqua, di un edificio a nicchioni e di un museo in cui sono conservati tutti i reperti recuperati sul luogo.
I borghi da dover vedere nelle Marche
È forse questa la vera fama delle Marche, conosciute soprattutto per i borghi rimasti intatti nel corso dei secoli. Si è già detto di Urbino, ma va assolutamente visitata anche Cingoli, una piccola rocca medievale adagiata sulla cima del Monte Circe. Per la sua posizione così elevata, viene infatti definita “il balcone delle Marche”. Le mura castellane contornano ancora i confini del borgo, che ha mantenuto inalterate le proprie caratteristiche nonostante il trascorrere degli anni. Di uguale valore vi è poi anche il borgo di Montecosaro, la cui fondazione risale fin al ‘300. Restando in tema di antichità e di maestosità, non può, infine, mancare una visita ai castelli marchigiani, fra i quali vanno assolutamente visitati quello della Rancia o le rocche di Mondavio o di Priora o di Arquata del Tronto, tutti manieri ricchi di storia e tradizioni, da conoscere e da vivere.
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