Sobrio, elegante, androgino e riservato, seducente e rigoroso: il tailleur non conosce tempo e guadagna un posto solenne nel guardaroba di ogni donna. Chi di voi non ne ha uno da sfoggiare nelle occasioni importanti? Il tailleur è riconoscibile per il suo impeccabile aplomb e di anno in anno viene ripensato nelle forme e nel colore. Come si dice la moda passa, il tailleur resta.
Un tempo, per la particolarità del suo taglio rigoroso, non poteva che essere eseguito da un sarto da uomo, in francese, appunto, “tailleur”. Composto da giacca e gonna, il primo tailleur risale alle tenute da equitazione, ispirate all’abbigliamento maschile. Le signore dell’alta società riconobbero la praticità di questo capo e iniziarono a indossarlo anche per passeggiare o per partecipare agli eventi pubblici. Nella prima guerra mondiale, le donne cominciarono a mettere giacca e gonna.
Io però lo preferisco con il pantalone, adoro indossare meravigliosi completi dal taglio maschile che donano alla mia figura un tocco “androgino”. Dovete sapere che il tailleur è un passepartout da sfoggiare in qualsiasi occasione, sia di giorno, in ufficio, sia di sera, per una cena formale o un aperitivo tra amiche. Come indossarlo per renderlo idoneo a queste tre occasioni?
Per l’ufficio puntate su un tailleur blu da hostess di volo da abbinare a un paio di scarpe flat e a una camicia azzurra con volant, per aggiungere una nota romantica. Per renderlo meno sobrio spezzate il tutto con un cappottino beige.
Non è adattissimo per una serata con le amiche, ma se proprio non riuscite a farne a meno, abbinatelo a una t-shirt bianca basic e illuminatelo con un paio di scarpe glitter sui toni dell’oro e dell’argento.
E per la sera? Acquistatelo se è composto da un paio di pantaloni ampi di pura lana con tasche alla francese combinati a blazer con tasche a doppio filetto. Completate con l’effetto see-through di una maglia nera a contrasto e con un paio di pumps dal tacco altissimo. Quando ho acquistato questo tailleur l’ho pensato per una giornata invernale intensa di lavoro ed ho scelto un tailleur di Pinko tonalità “sale e pepe”. Come abbinarlo? Con il color bianco. Quali indumenti indossare? Una maglia con volant bianca di La Redoute, uno splendido décollété di Simone Castelletti, brand di calzature che adoro e che non cambierei più, un berrettone di lana bianco in testa dell’antica bottega Cappelleria Palladio di Vicenza e un raffinatissimo orologio, bracciale e anello di Skagen.
Tailleur: Pinko acquistato da Berton Magazzini
Maglia: La Redoute
Scarpa: Simone Castelletti
Berretto: Cappelleria Palladio
Gioielli e Orologio: Skagen
Foto di Vittoria Brondin